Questione di vocali
Non guardo la televisione spesso: di solito preferisco guardare film o serie tv direttamente in streaming. Però, tra le volte che mi capita per caso di fare zapping distratto, ci sono alcuni programmi capaci di attirare la mia attenzione: uno di questi è Airport Security.
Si tratta di un docu-reality australiano, che mostra il lavoro quotidiano dei doganieri aeroportuali australiani, che spesso si trovano ad affrontare narcotraffico, tentativi di atti terroristici, immigrazione clandestina, importazioni illegali… il tutto mentre controllano bagagli e documenti di persone che viaggiano in aereo.
Non so se lo hai mai visto, ma… è davvero incredibile quello che trovano in quei bagagli, i nascondigli assurdi, gli ingenui tentativi (a volte anche in buona fede) di trasportare qualcosa di vietato o pericoloso.
Da lì, il mio pensiero è continuato fino alle terre nostrane, agli aeroporti a me familiari e al terrore perenne di non rivedere mai più un bagaglio appena imbarcato (e non ti dico quando ho dovuto imbarcare le mie spade e l’equipaggiamento da scherma!).
E poi…
il flash ortografico.
Tutto molto bello, ma c’è qualcosa di ancora più spaventoso di vedere il proprio bagaglio sparire nei meandri misteriosi che lo porteranno a bordo dell’aereo…
sono obbrobri come *aereoporto o *areoporto.
Orrore e raccapriccio!
NON SI FA.
Mai.
Soprattutto se si tratta della comunicazione online della tua azienda: se ad esempio tu fornissi un servizio di navetta tra un parcheggio e un aeroporto, ma sbagliassi a scriverlo sul tuo sito o in ogni tuo post… perderesti moltissima credibilità agli occhi dei tuoi clienti.
Quindi, per prima cosa, per evitare questo rischio e scoprire quali altri errori NON commettere mai, CLICCA QUI per iscriverti alla newsletter e non perderti neanche un articolo della Penna Rossa!
E ora… andiamo a scoprire perché si scrive aeroporto e non *aereoporto!
Timothy L. Brock on Unsplash
AEROPORTO
Per non perdere la sanissima abitudine di consultare il vocabolario, come sempre partiamo dalla Treccani:
aeropòrto s. m. [comp. di aero- e porto 3]. – Vasto campo pianeggiante, attrezzato con piste di cemento per l’atterraggio e il decollo dei velivoli, munito di impianti di segnalazione (radio e luminosa), di aviorimesse, di depositi di carburante, di edifici per il transito dei passeggeri e lo smistamento delle merci.
Cosa sia un aeroporto lo sappiamo tutti, ma quello che ci interessa oggi è capire quale sia la sua corretta grafia, che è una e una sola:
AEROPORTO
Non *areoporto.
Non *aereoporto.
Aeroporto.
Per capire il perché di questa grafia, dobbiamo risalire all’origine di questa parola: si tratta di un forestierismo, perché è un calco fonetico che deriva direttamente dal francese aéroplane (anche se oggi i francesi preferiscono il termine avion), che a sua volta deriva dalla radice latina aer-, “aria”.
Ma allora, da dove nasce l’errore?
Phil Mosley on Unsplash
AEREO
La confusione nasce per via della parola aereo.
Questa parola deriva, diversamente da quella che abbiamo appena visto, dall’aggettivo latino aĕrĕus, che significa appunto “aereo, legato all’aria”: la e dopo la r è quindi obbligatoria.
In italiano aereo ha una doppia valenza:
- aggettivo
Il traffico aereo è interrotto per via di un ciclone.
Mi serve una fotografia aerea per la homepage del sito.
- sostantivo
Mia mamma non vuole prendere l’aereo da sola.
L’aereo da Poznan atterrerà in orario.
Di fatto, in questo secondo caso, il sostantivo aereo è un sinonimo di aeroplano e aeromobile, ed è qui che nasce l’errore: nei parlanti meno attenti e consapevoli, aereo può sembrare in realtà una semplice abbreviazione di aeroplano, sull’analogia di auto/automobile…
ma non è così!
Aereo e aeroplano sono due parole distinte, che hanno diversa origine e quindi richiedono una diversa grafia.
E aeroporto ha la stessa origine di aeroplano (e non deriva quindi da aereo): ecco perché non vuole la e dopo la r!
Iwan Shimko on Unsplash
QUINDI…
Ricapitolando quel che abbiamo visto oggi:
ERRORI DA NON FARE
*Aereoporto, *areoporto, *aroporto
*Areo
GRAFIE CORRETTE
Aeroporto
Aereo
In fin dei conti, non è così complicato!
Ora tocca a te!
Mettiti sotto, scrivi e correggi, leggi più volte e non aver paura di limare il tuo testo dove serve: le cose fatte bene richiedono impegno, ma sicuramente sono le più efficaci e quelle che portano i risultati migliori… e scommetto che tu vuoi che i tuoi testi siano migliori di tutti quelli dei tuoi concorrenti!
Sei impaziente di metterti alla prova?
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E per scoprire altri errori da NON fare…
… ci vediamo lunedì prossimo!
La Penna Rossa
BIBLIOGRAFIA
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Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it