I verbi ausiliari
Ho andato a scuola, io!
Quante volte ti è capitato di sentire, o di dire, frasi simili con voluto effetto parodico? (Perché so che non diresti mai una cosa simile, è talmente sbagliata che fa rabbrividire solo a sentirla!)
Quello che magari non sai è che esiste effettivamente un motivo per cui usare l’ausiliare sbagliato ci fa ridere: si tratta di uno degli errori più frequenti di chi sta imparando la lingua italiana.
Un parlante madrelingua, infatti, difficilmente commetterà questo errore; ma per chi sta imparando l’italiano da zero non è così semplice, e il sistema dei verbi ausiliari è più complesso di quanto si pensi.
Tuttavia…
non penserai di essere immune?
Perché non lo sei!
Magari non commetterai errori simili a quello della frase che apre l’articolo, ma ci sono casi in cui anche i parlanti italiani cadono, quindi non abbassare la guardia!
Ad esempio, diresti ha piovuto o è piovuto?
E perché?
E se invece ti chiedessi in base a cosa scegli quale verbo ausiliare usare?
Come vedi, è più complicato di quanto si pensi… ecco perché oggi ne parliamo insieme: si tratta di uno di quegli argomenti che devi saper padroneggiare, se vuoi che i testi della comunicazione online della tua azienda siano impeccabili!
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E ora… sei pronto a capire se si dice è piovuto o ha piovuto… e perché?
Andiamo a scoprirlo!
ESSERE E AVERE COME VERBI AUSILIARI
Per prima cosa, partiamo dal principio: cosa sono i verbi ausiliari? Vediamo cosa dice la Treccani:
Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + –āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ ), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono una funzione di ‘aiuto’ nei confronti di questi ultimi in diversi modi. A questa categoria appartengono tipicamente essere (io sono partito), avere (Carlo ha mangiato) e alcuni altri.
Quindi, quando fungono da ausiliari, essere e avere “aiutano” altri verbi a esprimersi. Ma in che modo?
Verbo AVERE
Serve per formare i tempi composti dei verbi transitivi attivi.
Esempi: tu hai amato, egli aveva letto, essi avrebbero colpito
Verbo ESSERE
Serve per formare:
- La forma passiva dei verbi
Esempi: sono stato derubato, è stata bevuta, fu dipinto - I tempi composti dei verbi impersonali e riflessivi
Esempi: mi è sembrato, mi sono vestito
Fin qui, tutto è chiaro e lineare.
Ma cosa succede con i verbi intransitivi, come nascere, crescere, partire, viaggiare?
In questo caso, devo purtroppo dirti che la scelta dell’ausiliare non segue criteri costanti e regolari. Questo però non vuol dire che si possano usare a caso: ogni verbo vuole il suo ausiliare, e usarne uno al posto di un altro sarebbe un errore!
Possiamo però individuare una linea di tendenza generale:
si usa “avere” come ausiliare con i verbi che indicano un’azione effettivamente compiuta dal soggetto, e “essere” con quelli che indicano un’azione subita dal soggetto.
Esempi: ho letto, ho scritto
sono nato, sono cresciuto
Ovviamente, esistono le eccezioni e molte altre casistiche… e oggi ne vediamo una in particolare, perché si tratta di verbi particolarmente frequenti: i verbi atmosferici!
E CON I VERBI ATMOSFERICI?
Ora veniamo ai protagonisti di oggi: i verbi atmosferici!
Come puoi facilmente intuire, si tratta di quel gruppo di verbi che servono per esprimere i diversi fenomeni atmosferici: piovere, nevicare, grandinare, tuonare e via dicendo.
Si tratta di verbi impersonali, che diventano personali solo nel caso in cui il soggetto sia goccia (o simili, a seconda del verbo) o quando vengono usati in senso metaforico.
Ma che ausiliare vogliono?
Qui sfatiamo subito un mito.
Fino a qualche decennio fa, nelle scuole veniva insegnato che questi verbi, in quanto impersonali, richiedessero obbligatoriamente l’ausiliare essere.
Tuttavia, la forma “ha piovuto”, originariamente usata solo in contesti informali, si è diffusa talmente tanto che oggi…
sia ha piovuto che è piovuto sono considerate forme ugualmente corrette da tutti i dizionari.
Perciò, possiamo scrivere:
- Ieri ha piovuto per mezz’ora.
- Oggi è piovuto abbondantemente.
E non ci sono errori, né distinzioni di significato o registro linguistico.
Però, occorre fare attenzione: quando questi verbi vengono usati in maniera personale, ovvero con un soggetto ben preciso e usando significati figurati e traslati, la situazione cambia e la scelta dell’ausiliare non è più libera.
In questi casi, è necessario scegliere essere!
Ad esempio:
- Una singola goccia è piovuta dal cielo. (E NON ha piovuto)
- Sono fioccate multe. (E NON hanno fioccato)
- Sono piovute critiche. (E NON hanno piovuto)
QUINDI…
Oggi abbiamo visto come funzionano i verbi ausiliari usati per verbi atmosferici:
HA PIOVUTO / È PIOVUTO
sono ugualmente corrette.
Se questi verbi vengono usati in maniera personale (e non impersonale), l’ausiliare richiesto è ESSERE.
In caso di dubbio? Consulta sempre il dizionario!
Ora tocca a te!
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E per scoprire altri errori da NON fare…
… ci vediamo lunedì prossimo!
La Penna Rossa
BIBLIOGRAFIA
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Treccani online – treccani.it
Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it
Il verbo piovere vuole l’ausiliare essere o avere?, redazione Consulenze Linguistiche Accademia della Crusca, 30 settembre 2002