Quarta (e ultima!) puntata: i composti con verbi
Eccoci alla quarta e ultima puntata dedicata al plurale dei nomi composti: siamo giunti alla fine di questo discorso! Molto probabilmente non ti saresti aspettato un viaggio così lungo e variegato, di solito un solo articolo basta per esaurire un argomento.
E invece, finora abbiamo visto:
Nella prima puntata (che puoi rileggere CLICCANDO QUI) abbiamo visto come si comportano al plurale le parole composte da nome + nome, e abbiamo scoperto che dipende dal fatto che i due nomi siano di genere (maschile o femminile) uguale oppure diverso.
Nella seconda puntata (che puoi rileggere CLICCANDO QUI) abbiamo invece osservato come si comportano i composti con capo-, per i quali entra in gioco il significato: in linea generale, la formazione del plurale varia a seconda che si tratti di essere a capo di qualcuno o di qualcosa, che si tratti di un femminile oppure se non si sta parlando di una posizione di comando ma di importanza.
Nella terza puntata (che puoi rileggere CLICCANDO QUI) abbiamo scoperto come si comportano i composti con aggettivi, per i quali occorre fare caso all’ordine degli elementi (nome + aggettivo, aggettivo + nome, aggettivo + aggettivo) e talvolta al genere femminile o maschile.
Quindi, cosa ci manca?
I verbi!
Oggi andremo a vedere la differenza che c’è nella formazione del plurale di parole formate da verbo + nome plurale, da verbo + nome singolare maschile, da verbo + nome singolare femminile e da verbo + verbo; stavolta sarà più semplice del previsto, perché molti rimangono invariati.
Infine, per far sì che tu non ti perda in questo labirinto, troverai un pratico schemino riassuntivo.
In generale, quanto più partirai con le idee chiare, più riuscirai a scrivere dei testi efficaci: ricordati sempre che, quando si tratta dei testi della comunicazione online della tua azienda, non stai scrivendo per te, ma per i tuoi clienti!
E loro vogliono trovare un buon motivo per comprare da te: se i tuoi testi saranno efficaci e corretti, riuscirai ad accendere il loro interesse e a guadagnarti la loro fiducia. Ecco perché è importante curarli tutti nei dettaglio… e perché questa rubrica analizza il “come scrivere bene”!
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E ora, andiamo al punto di oggi: come si forma il plurale delle parole composte con verbi?
Mael Balland on Unsplash
VERBO + NOME PLURALE
Nei composti formati da verbo + nome plurale il plurale rimane invariato, sia che si tratti di una parola al maschile, sia di una al femminile.
Questo, se ci pensi, è un fatto semplice da spiegare: l’elemento verbo non ha numero, e il secondo elemento, se considerato singolarmente, è già al plurale.
Esempi
- Il guardasigilli -> I guardasigilli
- Il portapenne -> I portapenne
- Il cavatappi -> I cavatappi
VERBO + NOME SINGOLARE MASCHILE
Nei composti formati da verbo + nome singolare maschile il plurale si forma volgendo al plurale il secondo elemento. La parola viene considerata un blocco unico, poiché, come abbiamo già visto, l’elemento verbo non è singolare né plurale.
Esempi
- Grattacapo -> Grattacapi
- Passaporto -> Passaporti
- Parafango -> Parafanghi
In questo gruppo abbiamo una particolarità: vi inseriamo anche i nome composti con verbo + mano, anche se si tratta di un nome singolare femminile (che vedremo dopo).
In questo caso, a causa della desinenza in -o, i nomi verbo + mano si volgono al plurale come faremmo normalmente con la parola mano, quindi mutando la -o in -i (esattamente come avviene per gli esempi appena visti), poiché si tratta di parole maschili:
- Asciugamano -> Asciugamani
- Corrimano -> Corrimani
Natasjia Chen on Unsplash
VERBO + NOME SINGOLARE FEMMINILE
Nei composti formati da verbo + nome singolare femminile, la forma al plurale rimane invariata, sia che si tratta di una parola maschile che femminile.
Esempi
- Il cavalcavia -> I cavalcavia
- Il/la portabandiera -> I/Le portabandiera
- Il posacenere -> I posacenere
VERBO + VERBO
Anche qui, nei composti formati da verbo + verbo, sbagliarsi è più difficile, perché la forma plurale rimane invariata.
Esempi
- Il dormiveglia -> I dormiveglia
- Il parapiglia -> I parapiglia
Eccoci qui: come ti avevo anticipato, oggi il discorso non è particolarmente complicato. Con i verbi in fin dei conti ce la caviamo con poco!
Ecco perché è il momento giusto per un bellissimo schemino riassuntivo di tutte e quattro le puntate!
Beth Macdonald on Unsplash
RICAPITOLANDO: IL PLURALE DELLE PAROLE COMPOSTE
1. NOME + NOME
- Se i due nomi sono dello stesso genere, cambia il secondo elemento
Arcobaleno -> Arcobaleni - Se i due nomi sono di genere diverso, cambia il primo elemento
Pescespada -> Pescispada
2. Composti di CAPO-
- Persona a capo di QUALCOSA: cambia il secondo elemento
Capostazione -> Capistazione - Persona a capo di QUALCUNO: cambia il primo elemento
Caporedattore -> Caporedattori - Femminile: rimane invariato o cambia solo il secondo elemento
Le capostazione -> le caporedattrici - Posizione di spicco e non di comando: cambia solo il secondo elemento
Capolavoro -> Capolavori
3. Composti con AGGETTIVI
- Nome + aggettivo: variano entrambi gli elementi
Cassaforte -> Casseforti - Aggettivo + nome: varia solo il secondo elemento in caso di parola maschile; entrambi in caso di femminile
Francobollo -> Francobolli
Mezzatinta -> Mezzetinte - Aggettivo + aggettivo: varia solo il secondo elemento
Es. Bianconero -> Bianconeri
4. Composti con VERBI
- Verbo + nome plurale: rimane invariato
Il guardasigilli -> I guardasigilli - Verbo + nome singolare maschile: varia il secondo elemento
Grattacapo -> Grattacapi - Verbo + nome singolare femminile: rimane invariato
Il/la portabandiera -> I/Le portabandiera - Verbo + verbo: rimane invariato
Il parapiglia -> I parapiglia
Volodymyr Hryshchenko on Unsplash
QUINDI…
Ce l’abbiamo fatta! Come ti sei trovato invece con questo argomento a puntate? Te ne piacerebbero altri… magari sul congiuntivo?
Prima o poi parleremo anche di quello, ma, come sempre, un passo alla volta: le cose vanno fatte bene, velocemente ma non di fretta (come dice sempre il Sarto).
Ora sta a te!
Dopo la teoria, è il momento della pratica: scrivi e riscrivi, sperimenta, correggi, apri un dizionario dei sinonimi e scegli la parola migliore… ne varrà la pena! Più i testi della comunicazione online della tua azienda saranno curati e scrupolosi, scritti bene e senza errori, più i tuoi clienti li leggeranno con piacere… e te ne chiederanno altri!
Sei impaziente di metterti alla prova?
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E per scoprire altri errori da NON fare…
…ci vediamo lunedì prossimo!
La Penna Rossa
BIBLIOGRAFIA
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