A cosa serve la revisione e perché non puoi farne a meno
- La misteriosa figura del revisore/editor
- Cosa vuol dire fare editing (o revisionare) del tuo libro
- Come si fa la revisione di un testo: consigli pratici
Che differenza c’è tra un testo pieno di refusi, di ripetizioni, di errori, di incongruenze e magari con passaggi deboli o noiosi…
e uno capace di catturare e conquistare i lettori?
Non basta essere bravo a scrivere.
(E nemmeno lasciar fare tutto all’IA, se vuoi raggiungere un livello davvero superiore rispetto ai tuoi concorrenti)
Devi avere un professionista specializzato in una competenza ben specifica: la revisione dei testi, anche conosciuta come editing.
Questo misterioso figuro, che di solito lavora dietro le quinte, e del quale spesso viene persino ignorata l’esistenza è colui che cesella i testi: li prende, li analizza e li perfeziona perché diano il meglio di sé…
e quindi, nel caso del libro della tua azienda, li rende il più efficace possibile, capaci di andare a colpire perfettamente il centro dei pensieri dei tuoi lettori.
Si tratta del revisore, o editor.
Tipicamente, l’ambiente naturale degli editor sono le case editrici: nessun libro può venire pubblicato (nessun libro di alta qualità e che voglia riscuotere successo, almeno) senza passare prima al vaglio della revisione di un editor impietoso.
Il suo compito principale è appunto quello di controllare e rivedere i testi che gli vengono affidati, controllandone correttezza, chiarezza e coerenza stilistica e formale; in pratica, il suo lavoro è estremamente ampio.
Può occuparsi sia di testi nati in italiano, che di revisionare traduzioni per controllare che rendano al meglio il testo originale; fa sì che le norme editoriali (che sono un po’ il timbro, la voce dell’azienda) vengano sempre rispettate.
Spesso è lui che si occupa di scrivere i testi aggiuntivi, come quarte di copertina, alette o anche di cercare il titolo migliore e più accattivante per un libro: un titolo sbagliato può significare l’oblio di un libro e vendite bassissime…
ma un titolo efficace riuscirà ad attrarre folle di lettori!
La sua figura è poi solitamente affiancata da uno (o più) correttori di bozze, o proofreader, che si occupano nello specifico di dare la caccia ai refusi rimasti.
Per il caso specifico della tua azienda, che si tratti del tuo libro o dei materiali della tua comunicazione online (che siano testi per un sito, una landing page, post sui social o via dicendo), non sono necessarie due figure separate: basta che ci sia una figura dedicata alla revisione.
Veniamo quindi alla parte interessante per te e la tua azienda:
perché dovresti avere un revisore di testi?
In realtà, dipende da te: se vuoi produrre e mettere online testi mediocri, con refusi che spuntano qua e là e non ti interessa particolarmente distinguerti come superiore tra i tuoi concorrenti, puoi benissimo farne a meno.
Tuttavia…
se vuoi che tutti i tuoi materiali urlino “siamo meglio noi”, dando fin da subito un’impressione di maggiore cura e professionalità, distinguendosi da tutti i tuoi concorrenti che si accontentano di un livello medio, allora hai bisogno di un editor che faccia la revisione a tutti i tuoi testi.
(Vuoi approfondire? Ne ho parlato nel mio articolo di presentazione in quanto Penna Rossa: Cosa non fare sul web)
Come funziona esattamente, e cosa ti serve venga fatto nel pratico per il libro della tua azienda? Scopriamolo insieme!
COSA VUOL DIRE FARE LA REVISIONE DI UN TESTO
Per prima cosa, occorre fare una premessa fondamentale:
chi scrive il testo e il revisore NON possono essere la stessa persona.
In molti pensano che basti essere bravi a scrivere per poter essere editor di sé stessi, ma non è così.
E c’è un motivo ben preciso: quando il nostro cervello legge un testo, soprattutto se lo legge più volte per sistemarlo, a un certo punto semplicemente smette di cogliere gli errori, perché si tratta di un testo ormai familiare e il cervello, che tende a ottimizzare tutti i suoi processi, entra in una specie di “modalità autocompletamento”.
Sa già cosa c’è scritto: lo ha scritto lui, perciò lo legge velocemente, senza più riuscire a cogliere gli errori.
Ecco perché, soprattutto quando si è lavorato su un testo a lungo, se si vuole che sia corretto al massimo e senza banali errori che comprometterebbero la sua qualità, è bene farlo leggere e revisionare a un’altra persona.
Ed ecco che entra in gioco il nostro eroe: l’editor.
Abbiamo detto che il suo compito è quello di controllare, limare e perfezionare il testo: ma come si svolge nello specifico, applicato in particolare al libro della tua azienda?
Intanto, il consiglio è in questo caso che l’editor a cui ti affidi per la revisione sia specializzato in copywriting, oppure che sia un copywriter MOLTO bravo a revisionare, quindi bravo sia a beccare i refusi che ad analizzare i vari aspetti del testo.
Non si tratta infatti di controllare una singola cosa, ma di un processo a più fasi.
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CONTENUTO
Ovviamente, il contenuto del testo deve essere adeguato al suo scopo: non deve andare fuori tema, non devono essere presenti cose non inerenti ed è anche importante controllare che non manchi nessuna informazione che invece dovrebbe esserci.
Inoltre, non devono esserci informazioni né dati errati.
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COERENZA
Tutto il testo deve essere coerente sia a livello formale che contenutistico: ad esempio, non poi affermare a pagina 12 che fai il tuo lavoro da 10 anni, e sei pagine dire che lo fai da 20 anni.
Errori del genere confondono il lettore, e lo fanno dubitare di tutto ciò che dici.
Inoltre, è importante che ci sia coerenza anche nel modo in cui le cose sono scritte: ad esempio, se la tua azienda si chiama I Sarti del Web, deve sempre essere scritto in questo modo e non ad esempio i sarti del web oppure i Sarti di Internet.
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FORZA
Ancora di più perché stiamo parlando di un libro che deve far parte della tua strategia di comunicazione online, il tuo libro deve essere efficace, anche nei singoli elementi che lo compongono.
Durante la revisione, occorre controllare che il discorso si dipani sempre secondo un filo logico che porta il lettore da una pagina all’altra, da un ragionamento al successivo; che ci siano le Call to Action (ne abbiamo parlato qui: L’indispensabile Call to Action) nei punti giusti e con i giusti ganci; che ogni affermazione sia motivata, in modo che i lettori possano rendersi conto che non stai parlando a vuoto ma su solide basi.
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LIVELLO FORMALE
Qui andiamo nelle correzioni da Penna Rossa: l’ortografia devono essere a prova di bomba, se vuoi che il tuo testo sia davvero autorevole.
Occorre eliminare gli errori di grammatica e sintassi; controllare che le maiuscole e la punteggiatura siano usate come si deve.
E se hai bisogno di una mano… il mio blog è a tua disposizione!
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DOPPIA LETTURA
Questo passaggio non è fondamentale (anzi, nei libri di narrativa non si fa mai, e nemmeno nei libri di saggistica) e sono in pochi a farlo; io però te lo consiglio caldamente, perché rende il tuo testo molto più leggibile e facile da fruire, anche per chi si limita a sfogliarlo velocemente.
Inserire la doppia lettura significa rendere i punti salienti del testo e le parole chiave distinguibili a colpo d’occhio, tramite grassetti, corsivi, sottolineature e altri strumenti “visivi” come le spaziature e gli elenchi puntati.
Vuoi vedere un esempio? Prova a leggere uno dei libri del Laboratorio dei Sarti del Web: li trovi qui!
Infine, dopo la revisione, per fare le cose precise al massimo, sarebbe bene fare un giro di correzione di bozze o proofreading, ovvero rileggere tutto il testo per togliere gli errori di battitura rimasti.
COME SI FA: CONSIGLI PRATICI
Ora che abbiamo visto la teoria, quali sono gli strumenti pratici che abbiamo a disposizione durante i vari passaggi della nostra revisione?
PRIMA FASE: WORD
Dopo la stesura da parte dell’autore, avremo a che fare con un testo scritto su un documento Word o qualcosa di equivalente: un file doc su Google Drive, o di Open Office.
Io personalmente preferisco lavorare su Word, sfruttando lo strumento Revisione.
Si tratta di una funzionalità che, quando attivata, registra tutte le modifiche che vengono fatte a un testo: aggiunte, modifiche, cancellazioni.
Puoi decidere tu se lavorare in modalità revisioni visibili oppure se riguardarle tutte insieme in un secondo momento, per accettarle o rifiutarle; ecco perché questa funzione è molto molto utile quando il revisore vuole proporre delle modifiche che starà poi all’autore accettare o meno.
Su Google Drive c’è uno strumento simile, ma non permette di lavorare con le revisioni non visibili, il che può risultare un po’ scomodo.
Ad ogni modo, Drive ha l’utilissima modalità cronologia sempre attiva, che ti permette di vedere le varie evoluzioni del file nel tempo, divise per sessioni di lavoro, anche quando non stai usando lo strumento revisione.
SECONDA FASE: PDF
A revisione ultimata in Word, il testo viene impaginato (il mio programma preferito per impaginare è Adobe InDesign, che però è solo a pagamento).
Dopo essere stato impaginato, si può passare alla seconda fase di revisione.
Ovvero, occorre controllare che tutto sia filato liscio, che non ci siano stati errori in fase di impaginazione ed eventualmente che le immagini siano corrette e adatte per la stampa.
Sempre in questa fase si procede con la correzione di bozze: il software che ci aiuta in questo caso è Adobe Acrobat, che ci mette a disposizione strumenti utilissimi per segnalare le revisioni (cancella, sostituisci testo, commenti, e via dicendo).
Il consiglio in questo caso è di fare sempre attenzione a non fare queste operazioni aprendo il pdf nel browser, perché il rischio di errori di visualizzazione è altissimo.
Infine…
dopo che anche la correzione di bozze è stata ultimata, un ultimo sguardo al documento è sempre una buona pratica: ricontrollare il frontespizio, la qualità delle immagini, che non si siano perse pagine e via dicendo.
Dopodiché… il tuo libro è molto molto vicino all’essere ultimato!
QUINDI…
Non cadere nella trappola del fare a meno della revisione perché sei bravo a scrivere: se DAVVERO vuoi che il tuo libro sia su un altro livello rispetto al lavoro dei tuoi concorrenti, scegli un bravo editor e faglielo revisionare a puntino!
Sei pronto a sfruttare tutto il potenziale nascosto in un oggetto semplice soltanto in apparenza…ma che ti permetterà di far crescere la tua azienda come mai prima d’ora?
Scrivi il TUO LIBRO!
Ma come si fa?
Non è semplice, non è immediato; anzi, è faticoso, impegnativo e se vuoi che funzioni devi seguire delle regole ben precise. Ma alla fine, avrai tra le mani un potentissimo strumento di marketing! (Oltre alla soddisfazione di vederti nella tua libreria, in quella dei tuoi amici e dei tuoi clienti.)
Ecco perché ti aiuto io con questa rubrica: Come si scrive un libro.
Insieme vedremo nel dettaglio tutto ciò che devi fare e come devi farlo per scrivere finalmente il tuo libro da imprenditore!
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Io ti aspetto al prossimo articolo… per scrivere insieme il tuo libro!
La Penna Rossa
BIBLIOGRAFIA
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BERRUTO G., Corso elementare di linguistica generale, UTET, Torino 2012.
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MASIELLO Umberto, Trasforma le tue parole in soldi. La Scrittura Persuasiva che alza il tuo fatturato, I Sarti del Web, Bologna 2022.
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Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it
Treccani online – treccani.it
Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it