Attento alla punteggiatura!
- Come si usa la punteggiatura… ma soprattutto a cosa serve?
- Punto
- Virgola
- Punto e virgola
Cos’è quella cosa che rende il tuo testo piacevole e scorrevole come un ruscello di montagna…
ma che se viene usata male lo rende un macigno insopportabile dal quale scappare lontano?
La punteggiatura.
Quasi non si vede, tanto che potresti quasi pensare che sia irrilevante… eppure, la punteggiatura è FONDAMENTALE quando scrivi:
è quell’elemento capace di fare la differenza tra un testo di successo e uno pessimo se non dannoso.
Può essere un intero libro, un articolo o anche una singola riga di claim: l’ago della bilancia finale è la punteggiatura e il come la si usa.
“Dobbiamo trovare tanti dubbi e timori in una cosa così piccola…” (cit. Boromir)
Anche se tante, troppe persone non ci fanno minimamente caso, i segni di interpunzione sono estremamente affascinanti: così piccoli, non sono parole né lettere, tanto da sembrare quasi, talvolta, semplici elementi decorativi…
e invece hanno un potere enorme, che viene troppo spesso ignorato.
Sono l’ossatura stessa, lo scheletro di ogni testo: senza di loro, non riusciremmo a capire niente, vedremmo solo un confuso fiume di parole che si susseguono una attaccata all’altra.
Il loro superpotere, oltre a scandire il testo scritto, è quello di riuscire a far sì che questo testo trasmetta l’intonazione, le pause e l’espressività del parlato.
Hai presente la sensazione di fastidio quando ti trovi davanti qualcuno che parla a mitraglietta, velocissimo e senza fermarsi mai, con il risultato di non farti capire assolutamente nulla del discorso e di infastidirti?
Ecco, un testo senza punteggiatura sortisce lo stesso effetto: il lettore si stanca subito, si irrita e passa oltre.
Ogni segno di interpunzione ha una sua funzione ben precisa; ovviamente, NON sono intercambiabili tra loro e vanno usati correttamente per tirar fuori tutto il loro potere.
Ora, la domanda a cui risponderemo in questo e nei prossimi articoli è:
come si usa la punteggiatura?
Prepara carta e penna, ne avrai bisogno per prendere appunti… e conquistare il superpotere della punteggiatura!
IL PUNTO: UNA PAUSA DECISA
Il punto è il più “forte” tra i segni di punteggiatura: Indica una netta interruzione del discorso e si colloca alla fine di una frase o un periodo a sé stante, che esprime un concetto compiuto.
A cosa serve il punto?
La sua funzione principale è quella di creare una pausa netta e decisa.
Dato che segna la fine di un periodo, il punto serve a indicare al lettore che il pensiero espresso è completo e che sta per iniziare un nuovo argomento o una nuova informazione.
Inoltre, l’uso del punto serve anche a evitare ambiguità: aiuta a distinguere frasi con la stessa struttura ma con significati diversi.
Come si usa il punto?
In realtà, è molto semplice: ci sono solo tre utilizzi da tenere a mente:
- Alla fine di un periodo: si usa sempre il punto, a prescindere dalla lunghezza o dalla complessità della frase.
- Dopo le abbreviazioni: il punto viene utilizzato per indicare l’abbreviazione di una parola, come “dott.” per “dottore”.
- Nelle sigle: il punto separa le lettere che compongono una sigla, come “A.C. Milan”. Fanno eccezione, in questo caso, gli acronimi più conosciuti e diffusi (come ad esempio FIAT, ENPA, CGIL eccetera).
Come vedi, per quanto riguarda il punto le cose da tenere a mente sono poche e semplici; perciò, passiamo senza indugiare alla virgola!
LA VIRGOLA: PAUSA BREVE
Meno forte del punto, la virgola è un segno di punteggiatura (,) che indica uno stacco di debole intensità tra due parole o due proposizioni contenute in un periodo e si usa in diversi contesti e con diverse funzioni.
A cosa serve la virgola?
Le principali funzioni di questo segno di interpunzione sono:
- Separare gli elementi di un elenco: “Ho comprato mele, pere, banane e arance.”
- Delimitare un inciso: “Marco, che è molto studioso, ha ottenuto ottimi voti.”
- Separare due frasi coordinate per asindeto: “Piove, esco con l’ombrello.”
- Separare una proposizione da una coordinata introdotta dalle congiunzioni ma, tuttavia, però, anzi
- Separare una proposizione principale da una proposizione subordinata introdotta da anche se, per quanto, poiché, benché, giacché, sebbene, quando, mentre
Come si usa la virgola?
In questo caso, voglio darti un paio di consigli pratici su questioni che spesso possono indurre in errore.
La regola d’oro principale per la virgola è
- non si usa MAI tra soggetto e predicato
“Il gatto nero miagola.” [e NON “Il gatto nero, miagola.”]
e nemmeno
- tra verbo e complemento
“Il gatto osserva gli uccelli” [e NON “Il gatto osserva, gli uccelli.”] - tra sostantivo e aggettivo
“Il gatto nero miagola” [e NON “Il gatto, nero miagola.”]
Altre regole importanti da tenere a mente sono:
- Si usa la virgola prima di ma, e, o quando le frasi coordinate non hanno lo stesso soggetto: “Marco studia, ma sua sorella preferisce giocare.”
- Si usa la virgola dopo un vocativo: “Ciao, Anna, come stai?”
PUNTO E VIRGOLA: PAUSA NON TROPPO BREVE, NON TROPPO LUNGA
Giungiamo al più spinoso di questi tre primi segni di punteggiatura: il punto e virgola, troppo spesso dimenticato o mal utilizzato.
Il punto e virgola indica uno stacco intermedio tra due proposizioni di un periodo: più forte della semplice virgola e meno forte del punto.
A cosa serve il punto e virgola?
Questo significa che serve in primo luogo a marcare una pausa nel discorso: questa pausa sarà più lunga di una indicata da una virgola, ma più corta di una indicata da un punto… e anche dai due punti.
Inoltre, serve a separare due frasi strettamente legate tra loro ma che esprimono concetti distinti.
Come si usa il punto e virgola?
Il punto e virgola non segna la chiusura di un periodo, come il punto, ma condivide in gran parte le funzioni della virgola, alla quale va preferito in due casi secondo la grammatica di Luca Serianni:
- Per introdurre una coordinata introdotta da un connettivo “forte”, che segna cioè uno stacco logico-sintattico abbastanza marcato con l’enunciato che precede, o svolgendo la deduzione logica di un ragionamento, o precisando ciò che è stato appena affermato.
“Le vendite sono aumentate durante tutto il trimestre; tuttavia, il bilancio non è ancora positivo.” - In generale, quando si debbano collegare due frasi coordinate complesse o per conferire a una frase particolari sottolineature emotive.
Ho letto molti libri e mi esercito quotidianamente, perciò la mia tecnica migliora; so però di dover continuare, se voglio ottenere risultati duraturi.
Ricordati sempre che dopo il punto e virgola ci va la lettera minuscola!
Inoltre, se vuoi approfondire tutti i segreti di questo segno di interpunzione, vai a rileggere questo articolo: Quando un punto è troppo…
QUINDI…
Nel primo articolo di questa serie abbiamo iniziato a sviscerare uno dei consigli di cui ti avevo già accennato, ovvero:
- Cura la punteggiatura: Usa correttamente i segni di punteggiatura per scandire il ritmo del testo e facilitare la comprensione.
Oggi, insieme abbiamo visto la differenza tra:
- punto: pausa lunga, stacco netto
- virgola: pausa breve, stacco lieve
- punto e virgola: pausa né breve né lunga, stacco intermedio
insieme alle regole più importanti da non dimenticare per usarli al meglio.
La punteggiatura è un vero e proprio superpotere del tuo testo: usala per avvolgere tra le spire delle tue parole l’attenzione del tuo lettore e portarlo dove vuoi…
in questo modo, potrai sfruttare tutto il potenziale nascosto in un oggetto semplice soltanto in apparenza…ma che ti permetterà di far crescere la tua azienda come mai prima d’ora: il TUO LIBRO!
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La Penna Rossa
BIBLIOGRAFIA
CECCHINI Enrico, Comunicazione Su Misura. La strategia digitale che porta la tua azienda al successo, I Sarti del Web, Bologna 2022.
CECCHINI Enrico, Vestiti bene e prendi il web a mazzate, I Sarti del Web, Bologna 2021.
FALCINELLI Riccardo, a cura di, Fare i libri, Minimum Fax, Roma 2011.
GUIDA Diego, Editoria istruzioni per l’uso, Editrice Bibliografica, Milano 2013.
MASIELLO Umberto, Trasforma le tue parole in soldi. La Scrittura Persuasiva che alza il tuo fatturato, I Sarti del Web, Bologna 2022.
PONTE DI PINO Oliviero, I mestieri del libro, Tea, Milano 2008
SITOGRAFIA
Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it
Treccani online – treccani.it
Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it