A cosa serve la bibliografia?
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Cos’è una bibliografia e perché devi metterla nel tuo libro
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A cosa serve una bibliografia: autorità
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Come si fa una bibliografia
Cosa trasforma un testo scritto da parole al vento a testo attendibile degno di attenzione?
Non basta il nome dell’autore, non basta impaginarlo bene e scriverlo in italiano corretto…
in qualche modo, devi dimostrare che sai di cosa stai parlando.
Che non stai scrivendo quello che ti sei sognato stanotte o che ti ha raccontato tuo cugino…
ma che sei un professionista del tuo settore, esperto, preparato e che sa perfettamente di cosa sta parlando, perché ha studiato e continua ad aggiornarsi.
E come ci riesci, nel libro della tua azienda?
Con la bibliografia!
So che questo nome potrebbe essere quasi sconosciuto o destare terrore, facendoti tornare in mente terrore i tempi dell’università, quando i professori incombevano con richieste ai limiti dell’incomprensibile e sembrava che nulla andasse mai bene… oppure entrambe le cose!
Quello che sai di sicuro è che paiono esserci mille regole, che l’errore è sempre dietro l’angolo…
… e magari sei tentato di lasciar perdere e ignorarne del tutto l’esistenza.
Ma in questo caso, non puoi.
In moltissimi casi, infatti, la bibliografia è fortemente consigliata perché è in grado di dare un valore aggiunto molto alto al tuo testo, in altri è semplicemente OBBLIGATORIA.
Quindi, mettiti l’anima in pace: quando ci vuole, ci vuole: e in questo caso ci vuole.
Non stiamo parlando di scrivere un post sui social, ma del libro della tua azienda: devi dimostrare tutta la tua autorità, se vuoi sfruttarne al massimo l’efficacia come strumento nella tua strategia di comunicazione.
Perciò, rimbocchiamoci le maniche e partiamo alla scoperta della bibliografia!
COS’È UNA BIBLIOGRAFIA
Partiamo dall’inizio, andando a vedere cosa dice la nostra amata Treccani:
bibliografìa s. f. [comp. di biblio- e -grafia; cfr. gr. βιβλιογραϕία «trascrizione di libri»]. – 1. Disciplina che studia i vari sistemi di descrizione e classificazione di testi (a stampa o su altro supporto), allo scopo di fornire repertori di opere di scrittori, scienziati, ecc. 2. […] Elenco, che si fa precedere o seguire a una monografia, a un articolo e sim., di opere relative all’argomento trattato.
Come vedi, la bibliografia, in generale, è una disciplina vera e propria, che si occupa di descrivere e classificare testi; ma niente paura!
Noi ci occuperemo solo della parte specifica che serve per la stesura del libro della tua azienda, ovvero alla bibliografia intesa come elenco di opere di diverso tipo che si trova in fondo a un libro.
E quali sono queste opere elencate in fondo al tuo testo?
Come avrai intuito, non è un elenco casuale, ma una selezione ben precisa e ragionata: si inseriscono in bibliografia, infatti, tutti quei documenti che hai letto, consultato, studiato o citato per scrivere il tuo libro.
Attenzione: non devono essere per forza solo libri, ma puoi e devi inserire qualsiasi tipo di risorsa ti sia stata utile durante la fase di ricerca, di cui abbiamo parlato in questo articolo: Il segreto per un libro efficace.
I libri sono certamente i più comuni, ma si trovano anche articoli di giornale o di blog, recensioni, interviste, siti internet, tesi di laurea, ricerche accademiche, documentari e via dicendo.
Perciò, il tuo compito è soltanto quello di fare mente locale ed elencare in ordine tutte le fonti e le opere che hai consultato durante la redazione del tuo articolo; se poi hai citato qualcuno in particolare (Rileggi questo articolo per scoprire come si fanno e a cosa servono le citazioni: Il potere delle citazioni), sicuramente andrà riportato in bibliografia.
Sento odore di obiezione…
“Ma io non ho letto nessun libro/articolo prima di scrivere!”
E qui arrivano le BACCHETTATE pesanti: MOLTO MALE!
La regola “pensa prima di parlare” (che si potrebbe benissimo riformulare in “documentati prima di scrivere”) è SACRA.
Tu ti fideresti di un chirurgo che deve operarti… se questo non avesse mai studiato un libro di medicina?
Non credo proprio.
E allora perché mai i tuoi clienti dovrebbero prenderti sul serio o fidarsi di te al punto da darti dei soldi (magari tanti soldi) se tu parli a vanvera?
Ed eccola qua, la seconda obiezione in arrivo:
“Io NON HO AVUTO BISOGNO di leggere niente prima di scrivere perché ho anni di esperienza e sono esperto del mio settore.”
Indovina…
… BACCHETTATE anche stavolta!
Nessuno nasce con la scienza infusa. Il sapere costa fatica e studio costanti, e per definirti davvero un esperto, devi continuare ad aggiornarti ogni giorno, perché qualsiasi settore si evolve di continuo.
Qualsiasi.
Quindi, se DAVVERO sei un esperto… in tutti questi anni per forza avrai letto dei libri sull’argomento, o delle interviste, o visto dei documentari, e saprai per forza chi sono gli altri esperti nel settore: perciò non ti sarà difficile fare mente locale e stilare un elenco di risorse utili che un lettore meno esperto di te possa andare a leggere per iniziare ad approfondire.
Se non ci riesci, ho cattive notizie per te: sicuramente esiste qualcuno di più competente di te che sta continuando a formarsi… e se non inizi a farlo anche tu, i tuoi clienti andranno da lui!
Quindi… al lavoro!
A COSA SERVE UNA BIBLIOGRAFIA
Piccolo appunto: ricordati che ora ci stiamo concentrando solo su un tipo di bibliografia molto specifico, ovvero quello che ti serve per il libro della tua azienda.
A questo punto, ti sarai già fatto una vaga idea sull’utilità di questa bibliografia: ti serve innanzitutto per mostrare da quali fonti hai attinto per scrivere il tuo testo.
Questo, oltre a essere corretto dal punto di vista dell’etica professionale, ti permette anche di dimostrare che non stai parlando a caso, ma che dietro alle tue parole c’è uno studio attento e approfondito.
Una bibliografia ben fatta quindi contribuirà ad aumentare l’autorevolezza e la credibilità del tuo testo: sarà la prova tangibile del tuo impegno e quindi della tua esperienza nel campo e mostrerà che sei sicuro di ciò che affermi e pronto a sostenere ciò che dici grazie a valide e fondate argomentazioni.
Non solo: può essere anche un utile strumento che tu fornisci ai tuoi lettori desiderosi di impararne di più, dando loro una panoramica più ampia sull’argomento (qualificandoti quindi come esperto) per la quale ti saranno grati.
COME SI FA UNA BIBLIOGRAFIA
È ora di andare nel pratico: ovviamente, questo elenco NON si può fare a caso, ci sono delle regole ben precise che vanno rispettate, pena lo squalificare la tua bibliografia.
Preparati a prendere appunti!
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STRUTTURA
Per redigere una bibliografia, è buona norma innanzitutto dividerla in sezioni.
Queste sezioni possono essere di diverso tipo:
- Tematiche: se vuoi/ti è utile suddividere i documenti per argomento.
Ad esempio, se hai scritto un libro sulla comunicazione online, potresti suddividere le fonti che hai consultato tra opere di linguistica e grammatica, di copywriting, di design, di marketing e via dicendo. - Tipologia di documenti: per distinguere i diversi tipi di opere risorse consultate.
Ad esempio, potresti avere: libri, articoli di giornale, siti internet, ricerche accademiche, documentari e via dicendo.
Sta a te scegliere quale sia il sistema più adatto e funzionale per il tuo libro!
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INFORMAZIONI FONDAMENTALI DELLA CITAZIONE BIBLIOGRAFICA
Ogni citazione bibliografica (ovvero ogni elemento che inserirai nella tua bibliografia) deve contenere SEMPRE degli elementi ben precisi.
Partiamo dai LIBRI, che sono i più comuni: avremo autore (cognome per esteso; il nome può essere per esteso oppure comparire come iniziale puntata), titolo dell’opera, editore, luogo di pubblicazione, anno di pubblicazione.
Es. PENSATO R., Manuale di bibliografia, Editrice Bibliografica, Milano 2007.
PENSATO RINO, Manuale di bibliografia, Editrice Bibliografica, Milano 2007.
Attenzione: è anche possibile che un libro sia stato scritto da molti autori, come nel caso di una raccolta di saggi: in quel caso in copertina troveremo il nome del curatore accompagnato dalla dicitura “a cura di”.
In questo caso si indica così:
CAVALLO G., CHARTIER R. (a cura di), Storia della lettura, Laterza, Roma-Bari 2009.
Ma potremmo anche avere un ARTICOLO DI GIORNALE, per il quale è necessario inserire il nome del giornale, ma si tralasciano editore e luogo di pubblicazione:
Es. TIZIO C., Come si scrive un articolo, in «La Stampa», 29 febbraio 2021.
O un ARTICOLO DI BLOG, per il quale indicheremo il sito di pubblicazione, il link e anche la data nella quale lo abbiamo consultato l’ultima volta:
Es. GIANOTTO S., Perché devi scrivere un libro?, su www.lapennarossa.it, 25 gennaio 2021 (consultabile al link: https://lapennarossa.it/perche-devi-scrivere-un-libro-come-si-scrive-un-libro-0/ – ult. cons. 14/11/2021).
L’elenco potrebbe continuare a lungo, ma limitiamoci a ciò che ti può essere utile: come vedi, nonostante le diverse tipologie di documenti, il concetto è sempre lo stesso: chi è l’autore, quale è il titolo, dove, quando e da chi è stata pubblicata l’opera.
- Ordine delle informazioni
Qui le scuole di pensiero sono diverse. I modi in cui puoi ordinare le informazioni in una citazione bibliografia sono diversi, come puoi vedere da questi esempi:
- Autore, titolo, editore, luogo, data
BITRATTARI M., Grammatica per cani e porci, Ponte alle Grazie, Milano 2020. - Autore, data, titolo, editore, luogo
BITRATTARI M. (2020), Grammatica per cani e porci, Ponte alle Grazie, Milano. - Autore, anno, titolo, luogo, editore
BITRATTARI M. (2020), Grammatica per cani e porci, Milano: Ponte alle Grazie.
Sono tutti ugualmente corretti: scegli quello con cui ti trovi meglio.
Però attento! È FONDAMENTALE che tu sia COERENTE: scelto un ordine, mantienilo sempre!
E ricordati che, alla fine, l’elenco delle citazioni andrà ordinato in ordine alfabetico, secondo i cognomi degli autori.
- Formattazione
Anche qui, le possibilità sono tante… quello che non cambia è la necessità di essere coerenti: scelta una modalità, mantienila e fai sì che le tue citazioni bibliografiche abbiano tutte lo stesso formato!
Come regole generali abbiamo:
- Il cognome e il nome dell’autore vanno scritti tutti in maiuscolo
- Il titolo va sempre in corsivo
- I diversi elementi vengono separati da una virgola
- Ci vuole il punto fermo alla fine della citazione
- I nomi di giornali e periodici si indicano tra virgolette. Di solito si preferiscono quelle basse (anche dette caporali): «»; se stai scrivendo sul web puoi anche scegliere quelle alte che trovi sulla tastiera, se ti sono più comode.
RICAPITOLANDO: I 6 STEP PRINCIPALI
Abbiamo visto moltissime informazioni, è vero… ma non ti preoccupare: una volta che ci prenderai la mano, ti sembrerà tutto molto più semplice!
Per aiutarti, ecco gli step che devi seguire per redigere la tua bibliografia:
- Raccogli i documenti che hai consultato o dai quali hai tratto ispirazione per scrivere il tuo articolo
2. Se necessario, dividili in sezioni (es. Libri, siti web)
3. Scegli in che ordine mettere le informazioni della citazione bibliografica
4. Cura la formattazione
5. Metti tutto in ordine alfabetico
6. Ricorda le regole d’oro e controlla che siano rispettate: COERENZA e UNIFORMITÀ
Ed ecco fatto: la tua bibliografia è pronta!
QUINDI…
Sei pronto per domare la bibliografia del tuo libro: ora sta a te!
Sei pronto a sfruttare tutto il potenziale nascosto in un oggetto semplice soltanto in apparenza…ma che ti permetterà di far crescere la tua azienda come mai prima d’ora?
Scrivi il TUO LIBRO!
Ma come si fa?
Non è semplice, non è immediato; anzi, è faticoso, impegnativo e se vuoi che funzioni devi seguire delle regole ben precise. Ma alla fine, avrai tra le mani un potentissimo strumento di marketing! (Oltre alla soddisfazione di vederti nella tua libreria, in quella dei tuoi amici e dei tuoi clienti.)
Ecco perché ti aiuto io con questa rubrica: Come si scrive un libro.
Insieme vedremo nel dettaglio tutto ciò che devi fare e come devi farlo per scrivere finalmente il tuo libro da imprenditore!
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Io ti aspetto al prossimo articolo… per scrivere insieme il tuo libro!
La Penna Rossa
BIBLIOGRAFIA
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BERRUTO G., Corso elementare di linguistica generale, UTET, Torino 2012.
CANNAVACCIUOLO A., Manuale di copywriting e scrittura per il web, Hoepli, Milano 2019.
CECCHINI Enrico, Comunicazione Su Misura. La strategia digitale che porta la tua azienda al successo, I Sarti del Web, Bologna 2022.
CECCHINI Enrico, Vestiti bene e prendi il web a mazzate, I Sarti del Web, Bologna 2021.
CERRUTI M., CINI M., Introduzione elementare alla scrittura accademica, Laterza, Roma-Bari 2010.
D’ACHILLE P., L’italiano contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2006.
DEL BONO G., La bibliografia, Carocci, Roma 2000.
EDIGEO (a cura di), Manuale di redazione, Editrice Bibliografica, Milano 2013.
FANCIULLO F., Introduzione alla linguistica storica, Il Mulino, Bologna 2007.
GUIDA Diego, Editoria istruzioni per l’uso, Editrice Bibliografica, Milano 2013.
MARTINUCCI A., Guida alla bibliografia internazionale, Editrice Bibliografica, Milano 1994.
MASIELLO Umberto, Trasforma le tue parole in soldi. La Scrittura Persuasiva che alza il tuo fatturato, I Sarti del Web, Bologna 2022.
PENSATO R., Manuale di bibliografia, Editrice Bibliografica, Milano 2007.PONTE DI PINO Oliviero, I mestieri del libro, Tea, Milano 2008
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SITOGRAFIA
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Treccani online – treccani.it
Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it