Quando l’apostrofo non serve

Non c’è scampo: si scrive qual è!

strafalcióne s. m. [der. di strafalciare]. – Errore grossolano, nel parlare o nello scrivere.

Oggi partiamo con la bellissima citazione di un lemma (ovvero di una voce, di una parola e della sua spiegazione) della Treccani: non andremo per il sottile!

 

La settimana scorsa abbiamo parlato di d eufonica (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), per la quale grammatiche e Accademia della Crusca indicano una via preferibile, ma lasciano un certo margine di manovra… oggi no, oggi andiamo giù netti come un taglio con la spada.

 

Scrivere qual’è è uno strafalcione.

Punto.

 

E allora perché c’è bisogno di parlarne tanto? 

Perché purtroppo la grafia errata in giro si trova moltissimo: online (anche in siti web che dovrebbero essere inappuntabili), sui giornali, in didascalie nei telegiornali… ma continua a rimanere errata.

BACCHETTATE per tutti!

 

Qualcuno potrebbe obiettare che è una regola dispotica e senza fondamenti, ma non è così, e ora andremo a vederlo insieme: esiste un motivo preciso, logico e funzionale… grazie al quale non avrai più dubbi, e i tuoi testi saranno una spanna sopra gli altri, a buon diritto.

 

L’italiano non è una lingua semplice (anche se ti assicuro che è una bazzecola in confronto al polacco… o al finlandese, per fare qualche esempio: magari un giorno ne parleremo insieme!), ma è sicuramente, oltre a essere una lingua meravigliosa, uno strumento potentissimo nelle tue mani.

In un mondo dove la comunicazione ha un’importanza fondamentale, padroneggiare la lingua per usarla a tuo vantaggio è un’arma da non sottovalutare!

 

Per questo motivo la Penna Rossa è qui per te! 

Insieme, ogni settimana in questa rubrica, faremo proprio questo: imparerai a fare della grammatica e dell’ortografia le tue spade affilate per vincere tutti i duelli con i tuoi concorrenti… e conquistare il cuore dei clienti!

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E ora, andiamo a scoprire perché qual è si scrive sempre senza apostrofo!

 

praticante di arti marziali in posa con una katana

Krys Amon on Unsplash

 

 

PERCHÉ NON CI VA L’APOSTROFO?

Se vuoi la risposta breve: “Perché lo dice la grammatica italiana. Ad esempio lo sostiene Luca Serianni in Italiano, ed. Garzanti 2000, sezione Glossario, voce qual è”.

Questa già ti basterebbe per chiudere la faccenda con chiunque provi a questionare con te, quando hai fretta.

 

Ma se invece hai tempo e vuoi argomentare per bene…
… ecco la spiegazione più dettagliata!

 

La Treccani dice che:

La grafia qual’è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di elisione, ma di troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma.

 

L’elisione vocalica indica la caduta di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente: per esempio, non scriveresti mai una amica, bensì un’amica (oppure, già sai cosa ti aspetta), oppure una ape o l’eroe al posto di un’ape e l’eroe. Quando ciò avviene, si indica sempre con l’apostrofo.

Con troncamento invece si intende caduta di vocale (o di sillaba) finale che sia possibile sia davanti a vocale sia davanti a consonante. In questo caso, l’apostrofo non serve (tranne in alcune eccezioni, ma qual è non è tra queste).

 

In questo caso quindi abbiamo a che fare con un troncamento, e non con un’elisione!

Qual NON è uguale a quale: è una forma esistente e a sé stante, del tutto autonoma. Non dipende né dal genere (maschile o femminile) della parola a cui si riferisce… e si può usare perfino davanti a parole che iniziano per consonante!

 

Vediamo alcuni esempi:

  • Quale artista ti piace di più?   -> quale + vocale (parola maschile/femminile)
  • Quale pizza preferisci?   -> quale + consonante (parola femminile)
  • Qual orrore!   -> qual + vocale (parola maschile)
  • Qual buon vento ti porta?   -> qual + consonante (parola maschile)
  • Qual meraviglia!   -> qual + consonante (parola femminile)

Vedi? I casi presentati sono tutti corretti; qual e quale non dipendono né dal genere, né dal fatto che siano seguiti da una vocale.

 

Quindi, appurato che qual esiste ed è una forma autonoma, perché mai dovremmo apostrofarlo?

 

Scommetto che non scriveresti mai un’uomo (altrimenti, BACCHETTATE forti!): visto che puoi scegliere tra un e uno, in questo caso scrivi un. Sarebbe del tutto inutile apostrofare uno davanti a vocale, quando esiste la forma apposita un.

So che sei d’accordo… quindi perché mai ostinarsi ad apostrofare qual, visto che non è necessario?

 

La risposta è…

… non farlo mai!

 

 

ciocco di legno con un'accetta piantata

Photo by Harry Cunningham on Unsplash

 

 

MA COLLODI LO SCRIVEVA!

Se per caso ti trovassi davanti qualcuno che ha voglia di discutere, potrebbe farti notare che nella storia della letteratura qual’è si trova diverse volte.

Verissimo.

Compare in Pinocchio di Collodi, ma lo usarono anche Pirandello e Gadda.

 

Ma TUTTE le grammatiche moderne sono cristalline a riguardo: negli anni, la lingua è mutata (e continuerà a farlo: Manzoni usava io veggo al posto di io vedo… cosa tu non faresti mai!) e oggi la norma è una sola. Si scrive qual è, senza ombra di dubbio: per una volta che c’è una regola così chiara (e sensata!), perché mai dovremmo complicarci la vita?

Quindi, questa prima obiezione è rigettata.

 

Una seconda potrebbe essere “eh ma se è al femminile? Un’amica vuole l’apostrofo, quindi anche qual’è la tua pizza preferita?.

Ma se sei stato attento, sai già rispondere anche a questa obiezione: qual/quale non dipendono da maschile o femminile. Quindi, qual’è la tua pizza preferita? è un errore e non c’è obiezione che tenga: si scrive qual è la tua pizza preferita?.

 

Ricorda: OGGI, la grammatica ammette come unica forma corretta qual è.

 

muro con geroglifici incisi

Photo by Jeremy Zero on Unsplash

 

 

NIENTE ECCEZIONI?

A voler essere pignoli (e io amo essere pignola) una minuscola, sola eccezione c’è.

 

Qual e quale sono forme singolari: il loro plurale è quali.

Perciò, solo in questo caso saremmo autorizzati a fare un’elisione, in caso sia necessario, e a mettere quindi l’apostrofo.

 

Per esempio:

  • Qual erano le tue intenzioni? -> sbagliato! 

Qui un apostrofo è necessario, per accordarsi al plurale: 

  • Qual’erano le tue intenzioni? -> corretto!

 

C’è da dire, però, che per quanto sia corretto, nessuno sceglierebbe questa forma, preferendo un semplicissimo quali erano le tue intenzioni?, almeno nella forma scritta: e io ti consiglio vivamente questa soluzione.

scrivania con sopra un portatile, una tazza di caffè e un block notes

Andrew Nell on Unsplash

 

 

QUINDI…

Non ci sono dubbi: la forma corretta è qual è, senza apostrofo, perché qual è una forma autonoma e del tutto legittima.

Ormai, oltre a non avere più dubbi, sai anche spiegare il perché: la lingua italiana è dalla tua parte!

 

Perciò, ora sta a te!

 

Mettiti sotto, scrivi e correggi, leggi più volte e non aver paura di limare il tuo testo dove serve: le cose fatte bene richiedono impegno, ma sicuramente sono le più efficaci e quelle che portano i risultati migliori… e scommetto che tu vuoi che i tuoi testi siano migliori di tutti quelli dei tuoi concorrenti!

 

Sei impaziente di metterti alla prova?

 

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E per scoprire altri errori da NON fare…

…ci vediamo lunedì prossimo!

 

La Penna Rossa

 

BIBLIOGRAFIA

BECCARIA G.L., Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, Einaudi, Torino 2004.

BERRUTO G., Corso elementare di linguistica generale, UTET, Torino 2012.

CANNAVACCIUOLO A., Manuale di copywriting e scrittura per il web, Hoepli, Milano 2019.

CERRUTI M., CINI M., Introduzione elementare alla scrittura accademica, Laterza, Roma-Bari 2010.

D’ACHILLE P., L’italiano contemporaneo, Il Mulino, Bologna 2006.

DEL BONO G., La bibliografia, Carocci, Roma 2000.

DELLA VALLE V., PATOTA G., Piuttosto che: cose da non dire, cose da non fare, Sperling&Kupfer, Milano 2013.

FANCIULLO F., Introduzione alla linguistica storica, Il Mulino, Bologna 2007.

EDIGEO (a cura di), Manuale di redazione, Editrice Bibliografica, Milano 2013.

MARTINUCCI A., Guida alla bibliografia internazionale, Editrice Bibliografica, Milano 1994.

MIDDENDORP J., TWOPOINTS.NET, Type Navigator. The Indipendent Foundries Handbook, Gestalten, Berlin 2011.

MORTARA GARAVELLI B., Prontuario di punteggiatura, Laterza, Bari-Roma 2020.

PENSATO R., Manuale di bibliografia, Editrice Bibliografica, Milano 2007.

SCALA F., Piccolo manuale del correttore di bozze, Modern Publishing House, Milano 2011.

SCALA F., SCHIANNINI D. (a cura di), Piccolo manuale di editing, Modern Publishing House, Milano 2009.

SERIANNI L., Italiano, Garzanti, Torino 2000.

 

SITOGRAFIA

Treccani online – treccani.it

Accademia della Crusca – accademiadellacrusca.it

Campagna a sostegno dell’uso corretto di Piuttosto che – piuttostoche.com

Zanichelli online – dizionaripiu.zanichelli.it

 

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